Come anticipato nel precedente articolo dedicato alla procedura giudiziale di divorzio, il tema del divorzio per mutuo consenso deve essere studiato in una sezione a parte.
Infatti, in Francia il divorzio per mutuo consenso è ormai completamente stragiudiziale. La Francia è uno dei primi paesi ad aver fatto questo tipo di riforma e ci sono stati diversi ostacoli a livello internazionale per il riconoscimento all’estero di questa pratica forense.
Il divorzio per mutuo consenso prende la forma di un atto autentico, quindi di un atto registrato da un Notaio, ma la specificità in questa materia è che l’atto deve essere redatto e firmato da due avvocati, e implica che ogni parte deve essere assistita dal proprio avvocato.
Il coniuge che ha intenzione di divorziare deve quindi rivolgersi ad un’avvocato.
Siccome è consuetudine da parte dell’avvocato di contattare il coniuge per proporre, laddove sarebbe possibile, di procedere ad un divorzio per mutuo consenso, in caso di risposta positiva il coniuge incaricherà il proprio avvocato di fiducia per essere anch’esso assistito da un avvocato.
Le negozzazioni per le conseguenze patrimoniali del divorzio e per i bambini potranno quindi iniziare.
Infatti, i coniugi devono trovare un accordo su tutte le conseguenze dello scioglimento del loro matrimonio.
Il patrimonio costituito dai coniugi, cd communità matrimoniale, dovrà essere sciolto e quindi l’eventuale attivo deve essere ripartito fra i coniugi. In presenza di un bene immobile, il compito è necessariamente affidato ad un Notaio. Negli altri casi un semplice inventario dei beni mobili sarà compilato e vi sarà una ripartizione fra i coniugi.
Riccorrendone i presupposti, uno dei coniugi (nella stragrande maggioranza dei casi la moglie) puo’ ottenere l’attribuzione di una prestazione compensativa. Le parti devono quindi mettersi d’accordo sulla somma della prestazione compensativa e sulle modalità di pagamento. Il pagamento puo’ anche avvenire in natura (ad esempio con il trasferimento di proprietà di un bene immobile).
Per quanto riguarda i figli minori, i coniugi devono mettersi d’accordo per la residenza fissa o alternativa dei bambini, sul diritto di visita del padre/della madre, e sugli alimenti. Quando la famiglia ha una organizzazione atipica, lo strumento del divorzio per mutuo consenso consente di trovare una soluzione che si adatti alla famiglia. Mentre davanti al Tribunale il rischio è che la sentenza non sia del tutto conforme alle aspettative dei genitori e dei bisogni dei figli.
Per quanto riguarda la possibilità dei cittadini italiani di ricorrere al divorzio per mutuo consenso in Francia, al giorno d’oggi ancora non è consentito loro.
Infatti, c’è una riforma a livello europeo che lo prevede, ma entrerà in vigore a partire del 1° agosto 2022. Pazienza quindi.
Quando la riforma entrerà in vigore, ci sarano comunque dei criteri perché i coniugi possano divorziare secondo questo tipo di procedimento.
Bisogna che entrambi i coniugi abbiano residenza in Francia, oppure che almeno uno dei due abbia ancora residenza in Francia quando l’ultima residenza comune era in Francia.
Per quanto riguarda il diritto applicabile, se sposati in Francia, il diritto francese sarà applicabile. Se sposati in Italia, in base alla situazione, si applicherà il diritto italiano a meno che i coniugi scelgano l’opzione di applicare diritto francese.
Queste sono le regole generali, si ricorda che ogni caso individuale è specifico e unico e queste regole vanno interpretate alla luce del singolo caso.
L’assistenza di un’avvocato specializzato nella materia è essenziale per avere una informazione completa e mirata alla propria situazione.